Beppe Grillo: fare una piccola Norimberga. Perché “piccola”?

L’altro ieri, in un discorso tenuto a Borgomanero, Beppe Grillo ha detto tra l’altro che ai partiti politici attuali si dovrebbe celebrare un processo pubblico con una giuria di cittadini scelti a sorte, per recuperare tutto quello che si sono mangiati: una piccola Norimberga, con allusione al luogo dove dopo la seconda guerra mondiale furono processati dai vincitori, in base a un principio giurisdizionale di diritto retroattivo, alcuni tra i principali esponenti dell’hitlerismo.
Ma Norimberga si concluse con dieci impiccagioni (undici contando quella da cadavere del suicida Goering).
Se mai si riuscirà davvero a processare il partitume unico di regime, quello collaborazionista che attualmente sostiene il governatorato generale Goldman Sachs, con a capo il bocconaro famigerato, a dirigere l’occupazione del paese da parte del nemico, perché accontentarsi di una Norimberga “piccola” e mandare i colpevoli ai lavori socialmente utili, come propone Beppe Grillo, rinunciando all’opportunità di segnare una lezione esemplare, scevra da ogni indulgenza, nella storia di tutti i ladri, collaborazionisti e traditori della patria?
La storia corre a volte più veloce della fantasia e ciò che poco prima sarebbe sembrato delirio onirico si concretizza improvvisamente, sotto la spinta irrefrenabile di eventi poderosi. Potrebbe essere che siamo a una simile vigilia. Anche per questo il partitume unico di regime appare sempre più pervaso dal terrore.
MS

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