“Berlusconi vuole aprire un casinò a Lampedusa? Speriamo non si sbagli con l’accento”: un calembour fulminante del vicepresidente di FLI, Italo Bocchino, in un’apparizione televisiva ieri sera. A dimostrazione che certi soggetti si possono raffigurare più compiutamente in una battuta che in un intero trattato.
MS
Nell’ultimo periodo si è verificata, purtroppo, un’altra soluzione di continuità nelle pubblicazioni su questo sito.
Purtroppo, perché sono stati giorni densi di avvenimenti importanti, alcuni dei quali forse determinanti per il prossimo futuro, meritevoli già nell’immediatezza di riflessione e di commento. La prevalenza di altri impegni, tuttavia, ha impedito di seguire tali avvenimenti con la dovuta tempestività. Peccato.
Nei prossimi giorni farò il possibile per riprendere un ritmo più regolare, e accettabile, nell’aggiornamento del sito. Mi scuso.
MS
Pubblicato in Info di servizio
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Per la serie “fare i froci col culo degli altri”
Caos migranti dal Nordafrica.
La stampa riporta queste parole pronunciate oggi:
“…dobbiamo anche mettere in atto quelle azioni di comprensione, di generosità e di ospitalità che sono proprie di un paese civile, direi di un paese cattolico”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi.
La stampa riportava il 3 ottobre scorso queste parole pronunciate allora:
“E continuano a dire ‘Berlusconi a casa’ creandomi un certo disagio perché disponendo di venti case non saprei in quale andare“.
Dia, costui, fervente cattolico di rito bunga bunga, concreto esempio dell’ospitalità alla quale invita gli altri: un po’ di clandestini, magari anche maschi e maggiorenni, cominci ad alloggiarli lui, nelle sue venti case.
MS